Lui & Lei
Preparativi di coppia... "Elena"
di xNemesi
11.10.2023 |
2.103 |
6
"Mi servirà tutto il caffè del thermos che mi sono portato per scaldarmi e restare ben sveglio a guardarli di nascosto sino al mattino, dalle finestre del..."
Tchaikovsky: Piano Concerto No. 1, Op. 23 - Anna Fedorova https://www.youtube.com/watch?v=hNfpMRSCFPE
La luce di un tramonto autunnale, filtra calda e dorata attraverso la porta finestra della nostra camera da letto affacciata sul grande giardino.
Elena è in piedi davanti al tavolo da toilette, è appena uscita dal bagno coperta da un leggero accappatoio in micro fibra. Si spazzola i lunghi capelli biondi.
Si siede, accavalla le gambe, l’accappatoio scivola dalle sue spalle e la scopre.
E’ il momento della crema profumata per il corpo.
Mi eccita da matti guardarla mentre si accarezza.
Il modo con cui si passa le mani sulla pelle, indugiando su alcune parti per evidenziarne la bellezza, come le caviglie e i piedi, e la loro carica erotica, come l’interno coscia, l’inguine o le punte dei seni che diventano scure e dure come chiodi.
Subito dopo è il momento del viso e del trucco.
Nel mentre, ho scelto per lei il coordinato intimo da farle indossare.
Reggiseno e perizoma ouvert impreziositi da piccoli gioielli con reggicalze in pendant.
Mi siedo su una poltroncina accanto alla porta finestra, per poterla osservare meglio.
La luce dorata indugia in un’ultima carezza sulle forme del suo corpo che non sono più quelle che aveva quando l’ho conosciuta ma che in questa sua rinnovata morbidezza oggi trovo ancora più belle e sensuali.
Sono completamente rapito, perso nella sua bellezza e nella perfezione dei suoi gesti nel vestirsi.
- Tesoro, sei ancora qui? Vai a vestirti! Lo sai che non mi piace arrivare in ritardo.
- Amore tranquilla, ho già tutto pronto. Mi bastano dieci minuti.
- Allora, invece che star lì seduto a far niente, vieni qui ad aiutarmi.
Dio, quanto l’adoro quando mi maltratta e mi ordina cosa fare.
Le arrivo alle spalle silenzioso e l’aiuto a infilarsi e a chiudere l’abito da sera che le lascia scoperte buona parte delle spalle e della schiena.
Le sistemo i capelli e nel farlo non riesco a resistere ad avvicinarmi per annusarle la piega del collo. Poi mentre lei finisce con gli ultimi piccoli ritocchi al trucco e si infila orecchini e gioielli, mi inginocchio per infilarle le scarpe approfittandone per indugiare ad accarezzarle i piedi. Risalgo lungo le gambe per sistemare delle piccole imperfezioni delle calze arrivando a toccare la pelle liscia delle sue cosce.
- Smettila di toccarmi!
- Scusa Amore…
- Lo sai che quando mi preparo sono sempre nervosa, che non voglio mi tocchi, quante volte te l’ho detto?
- Si hai ragione tesoro, non lo faccio più, promesso.
Quando mi sgrida così, giuro che mi eccito da impazzire.
Ora è meglio che anch'io vada a vestirmi se non vogliamo arrivare in ritardo.
Il viaggio questa volta è stato abbastanza breve.
La villa ottocentesca è immersa in un grande parco e circondata da un grande muro di cinta.
Un lungo viale d’ingresso ci ha portato alla suo ingresso fiocamente illuminato.
Il suono dei suoi tacchi che salgono svelti la scalinata, ci accompagna al portoncino che si dischiude davanti a noi, rompendo il silenzio della meravigliosa notte che sta per iniziare.
- Puoi andare ora…
- Va bene amore. Un bacio?
- Vedremo, ma non ora. Lo sai che questa notte vuole essere solo lui a sbavarmi la bocca di rosso.
- Si scusa. Hai ragione. Allora Vado?
- Si vai e non aspettarmi alzato come l’ultima volta. Farò molto tardi…
***
Ps. Mi servirà tutto il caffè del thermos che mi sono portato per scaldarmi e restare ben sveglio a guardarli di nascosto sino al mattino, dalle finestre del terrazzo che si affacciano sul salone della musica.
Perché, dopo che Elena avrà suonato per lui Tchaikovsky, la voglio guardare mentre il suo nuovo amante leggerà tra le sue cosce aperte, sbattendola forte sul pianoforte, come se fossero uno spartito.
Nemesi
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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